Calcio

Promozione| In casa Muggiò il Presidente Luciano Pace è pronto al dialogo: «La passione non la puoi fermare»

In ambito calcistico, le ultime 48 ore sono state ore molto dense. Tutti, in primis il CRL, hanno preso le distanze dall’ordinanza di venerdì sera della Regione. Lo sgomento ed il senso di impotenza sono sentimenti comuni a molti. Eppure c’è chi, come il Presidente Luciano Pace, ha fatto di questo momento una lucida analisi, riuscendo a mettere a fuoco alcuni punti decisamente interessanti. Su tutti, probabilmente, l’idea che più intriga e stuzzica è quella di riunire i Presidente – del suo girone – per cercare di creare una dialogo aperto su problematiche comuni, attuali e future.

«Ovviamente – afferma il Presidente Pace – c’è molta delusione soprattutto perché ai club dilettantistici è stato chiesto un sacrificio economico ed organizzativo enorme per essere in regola con il protocollo anti-covid e questo sacrificio adesso viene reso del tutto vano… È comprensibile voler salvaguardare la salute, la cosa incomprensibile è che non si può accettare venga chiuso un ambito come quello del dilettantismo che stava ampiamente dimostrando di poter gestire la situazione. Prima di chiudere qualcuno si è chiesto perchè ci sono meno casi e partite rinviate in un girone di Promozione o Eccellenza che in serie A? Evidentemente no! Sembra una misura adottata tanto per fare qualcosa senza numeri o evidenze scientifiche che attestino il dilettantismo come più pericoloso di altre situazioni per il proliferare del virus. Sembra più una misura fatta perché si vuole politicamente “mostrare i muscoli” che per colpire con raziocinio le potenziali situazioni ad alto rischio contagio. A me dispiace e capisco che gestire questa situazione per le Istituzioni è difficilissimo ma non posso esimermi dal dire che la mattina vediamo mezzi pubblici carovana stracolmi di ragazzi e scuole al cui ingresso non viene nemmeno presa la temperatura, non posso non dire che probabilmente ai ragazzi delle categorie agonistiche è stato impedito di aderire allo sport in spazi protetti dove è stato istituito un protocollo per magari lasciarli radunare in spazi ricreativi come un parco o in situazioni non protette e senza controllo. Ovviamente la salute viene prima di tutto ma abbiamo capito che dovremo convivere e gestire questo virus ancora per molto tempo ma bisogna agire e adottare misure su situazioni che sono realmente fuori controllo».

Un pensiero quello di Pace, in cui il numero del Muggiò sottolinea anche tutta la sua sorpresa in merito all’ordinanza: «Non mi aspettavo che ci saremmo fermati perché nonostante tanti rinvii il sistema in generale reggeva e pian piano sarebbero stati gestiti anche i recuperi, piuttosto mi aspettavo che non saremmo nemmeno partiti e credevo che la partenza fosse stata concessa perché razionalmente valutata soprattutto perché ai club sono stati chiesti grandi sforzi».

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Detto questo però, malgrado il malcontento che questa situazione genera, il Presidente Luciano Pace si dice pronto a rispettare le regole, senza mettere in scena nessun tipo di protesta pacifica: «Adesso come è giusto che sia ci atterremo alle regole e disporremo allenamenti individuali per gli atleti delle categorie agonistiche. Protestare serve a poco, sfrutteremo questo tempo per organizzarci ulteriormente e farci trovare pronti al restare perché la passione non la puoi fermare!»

Ma il numero uno gialloblù non ha voluto fare un discorso fine a sé stesso. Ha cercato, con le sue parole, di porre un’ipotetica soluzione istituzionale ad un momento complicato, allineandosi poi con il pensiero del CRL scritto ieri nel primo pomeriggio: «Il CRL ha colpito esattamente nel segno sottolineando come nessuno del mondo del calcio dilettantistico sia stato realmente interpellato nemmeno il Comitato stesso, è come se il Governo centrale decidesse che da domani in Lombardia si circola a targhe alterne senza chiedere il parere della Regione svilendo il senso stesso dell’organo che più da vicino conosce la situazione, questo è esattamente quello che è successo col dilettantismo. A questo punto credo che non si possa giudicare l’operato del CRL che è stato letteralmente sovrastato da questo provvedimento ma è apprezzabilissima la presa di posizione e la richiesta di chiarezza che il Comitato si auspica e chiede a gran voce». E prima di concludere Pace aggiunge una cosa molto interessante che potrebbe avere seguito a livello politico-istituzionale: «Altresì credo che i club debbano organizzarsi al più presto con delle assemblee per categoria degli stessi club. È impensabile nel 2020 che, sebbene dilettanti, non esistano organi assembleari dei club. In questo modo il nostro pensiero verrà sempre sommerso, in questa modalità divisa la nostra voce sarà sempre troppo flebile per essere ascoltata. In questi giorni sono in contatto con altri colleghi Presidenti e cercheremo di riunirci per capire se c’è un pensiero comune su quelle che sono le problematiche attuali e future, è oramai anacronistico rimanere con le dita incrociate ad aspettare il comunicato del giovedì sera senza poter mai dire la propria in nessun ambito».

Dunque da questa situazione molto particolare potrebbe nascere qualcosa di davvero interessante, almeno dal punto di vista istituzionale. Il Presidente Pace proverà a porre il primo mattone, nelle prossime settimane se non mesi, si vedrà se la costruzione da lui in mente potrà portarsi a termine.

Valerio Amati

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