Calcio

Eccellenza| Banale a dirlo, ma la Leon non muore mai. A Ciliverghe ennesima impresa di Bonseri e compagni

Quando basta un minuto, un lampo, un episodio per ridare animo e cambiare le proprie prospettive, letteralmente dalle stelle alle stalle. Forse meglio dire in questo caso specifico dalle stalle alle stelle.

Così si potrebbe tranquillamente riassumere l’ultimo minuto di gioco del match vinto dalla Leon di mister Alberto Motta in casa del Ciliverghe. Una partita dal peso specifico elevatissimo che i Leoni in total White non potevano sbagliare. Dopo i pareggi con Speranza e Lumezzane, per continuare la corsa alla Serie D, un altro passo falso non era affatto concesso. Eppure i primi 20’ di gioco sono letteralmente un incubo per i ragazzi di Vimercate. Pronti via e subito Perego è costretto a raccogliere il primo pallone dal fondo della rete, ma la marcatura bresciana viene annullata per un fuorigioco. Lo spavento però non cambia la gara, con il Ciliverghe che nella prima parte di gara fa letteralmente ciò che vuole contro un avversario intimorito e stordito. L’uno-due micidiale messo a segno da Ricaputi e Mair nei primi 15’ sembra essere il preludio per una domenica da incubo. Ma, come spesso capita, nel momento più buio e difficile della Leon a caricarsi sulle spalle tutto il peso e l’ambizione della formazione brianzola è capitan Bonseri che poco prima della pausa estrae dal cilindro una magia delle sue: un controllo fortunoso a cui ha fatto seguito un meraviglioso tiro a giro con il destro che ha baciato il palo ed ha gonfiato la rete. Un gol che – anche se non lo ammetterà mai – rappresenta il punto più alto della carriera del bomber di Cavenago. Da lì il match cambia.

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La Leon entra in partita con tanta convinzione e nella ripresa ribatte colpo su colpo alle folate dei bresciani. Se Bonseri è il “Cristo Re” di mister Motta, il messia questa volta è un protagonista a sorpresa, ma nemmeno troppo. Ovvero Gabriele Schiavo, esterno classe 2001 che dopo la grande stagione vissuta l’anno scorso era ancora alla ricerca del suo primo gol in questo scorcio di Eccellenza. Fino a ieri, almeno in termini di marcature, era stato messo un po’ in ombra dal coetaneo Alessandro Paparella – anche lui ha diverse volte tolto le castagne dal fuoco – ma da adesso ha cambiato la sua dimensione. Infatti quella messa a segno ieri è la doppietta più importante in carriera dell’ex Tritium. Una doppietta (con il secondo gol da vedere e rivedere) che accende le luci dei riflettori proprio su di lui: giocatore immenso che, nonostante la giovane età, ha tutte le carte in regola per scrivere il suo nome nella memoria del calcio lombardo. Oggi il grande nome è, ad esempio, quello del compagno Andrea Ferrè, ma domani sarà sicuramente il suo.

I gol di Ciliverghe 2-3 Leon

Una vittoria, quella sul Ciliverghe, corale ottenuta da Motta ancora una volta facendo affidamento sullo spirito di squadra e sul blocco unico che si muove in entrambe le fasi: si soffre insieme e si vince insieme. Poi però c’è Bonseri che quando serve, come un direttore d’orchestra, suona la carica ed i suoi escono. Forse è stupido da dire, ma l’impresa (perché ottenuta in 10 contro 11 visto l’espulsione di Marzullo) di ieri non sembra nemmeno fare più notizia per la Leon. Nella sua breve storia sono già diverse le volte che la formazione Orange sembrava spacciata, ma poi ha ribaltato la situazione con la forza del gruppo. Il primo scorcio di questa innata potenzialità la si è vista per la prima volta la passata stagione a Ponte Lambro, quando sotto 2-0 in 9 contro 11 nella ripresa hanno riacciuffato la partita è sfiorato il colpaccio nel finale. Oltre a questa di potrebbero anche dire la vittoria al “Chiesa” o il capolavoro lo scorso anno contro la Vis Nova, senza tralasciare il pareggio di domenica scorsa contro Caracciolo e compagni. Insomma questa Leon rispecchia a pieno il nome che porta: un branco di leoni mai domi. E ora con questi tre punti, ottenuti in questo modo, il Castegnato forse fa meno paura rispetto a quanta ne faceva sabato. Domenica prossima alla Leon Arena ci sarà un’altra super sfida, forse quella decisiva, forse no. Però resta il fatto che questa squadra ha dimostrato, più e più volte, di sapere gettare il cuore oltre l’ostacolo e lottare «centimetro dopo centimetro», come il famoso discorso di Al Pacino, quando vuole fortemente ottenere un risultato.

Valerio Amati

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