Calcio

Eccellenza| Cereda il conquistatore: la D con la Leon è il passato, il futuro è a stelle e strisce

Tutta la trafila nel Renate, un anno nella Berretti della Giana Erminio, presente nella rosa della Leon già dalla sua creazione nel 2019 e ora gli Stati Uniti. Il classe 2000 Matteo Cereda ha preso la decisione di passare dall’altra parte dell’Atlantico raccontandoci come ha vissuto questa stagione e come si prepara a questa nuova avventura.

Come ti è sembrato questo strano campionato?

A dirti la verità, tenere la testa della classifica per queste dieci partite è stata dura, sia mentalmente che fisicamente. Nel nostro girone abbiamo affrontato squadre molto forti – come Atletico Castegnato, Ciliverghe o Lumezzane – ed è stato uno stimolo in più per rimanere sempre concentrati. Nello spareggio che abbiamo vinto, ad esempio, Caracciolo è stato uno dei pochi a stringerci la mano dopo il fischio finale e questo ha dimostrato il livello degli avversari che abbiamo affrontato.

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Personalmente, anche la scorsa stagione (2019-2020, ndr) è stata bellissima, perché è stato il mio primo anno tra i grandi e mi ha fatto crescere un sacco: anche in quella annata potevamo già salire in D, però purtroppo è arrivata la pandemia che ha fermato i campionati.

Da dove è partita l’idea di trasferirsi negli Stati Uniti?

Ho ricevuto una borsa di studio per andare in America due anni fa. Ho pensato che affrontare un quadriennio all’estero fosse un po’ troppo, quindi ho frequentato questi primi due anni all’Università di Bergamo. Grazie a College Life che mi ha aiutato, ho preso la decisione di partire a ottobre, proprio quando si sono fermati i campionati.

In quale università andrai?

Frequenterò la William Penn nello Stato dell’Iowa e studierò Business and Management. Mi hanno detto che le classi sono da 20 studenti, per cui hai sempre un contatto diretto con i professori. Molto spesso in Italia vieni abbandonato a te stesso e negli Stati Uniti sarà davvero un altro mondo. Questo mi attrae parecchio.

E con il calcio (oppure… soccer?) come continuerà la carriera?

Giocherò con la mia università nel campionato NAIA, che è una competizione universitaria. Poi se giochi bene, come nel basket, esiste un draft per andare in MLS (la massima lega calcistica statunitense, ndr). Se il profitto a livello accademico non è soddisfacente, ti possono anche togliere la borsa di studio, quindi devi essere sempre sul pezzo.

Qual è stata la procedura che ti ha portato negli Stati Uniti?

Avevo fatto un provino due anni fa a Verona: le università americane hanno ricevuto il video della partitella che abbiamo giocato e anche un video con azioni personali. I ragazzi di College Life mi hanno aiutato a preparare e a mandare tutto il materiale negli Stati Uniti. Le richieste delle università sono arrivate questo aprile e ho firmato lo scorso lunedì.

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Hai già conosciuto i tuoi nuovi compagni di squadra?

Sul gruppo di WhatsApp ci sono solamente due americani e poi sono tutti internazionali. Ci sono due ragazzi italiani, di Cesena e di Roma, e uno è addirittura andorrano. So che la squadra sta investendo, non saprei cosa aspettarmi ma sono pronto per questa nuova avventura.

Non possiamo non chiederti cosa ne pensi della Leon in Serie D: come la vedi nel nuovo campionato?

La Leon in Serie D penso che possa fare veramente bene, ho piena fiducia nella squadra e nella dirigenza. Forse il mio unico rimpianto sarà quello di non giocare con loro nella nuova categoria, perché dopo due anni avevamo formato un gruppo davvero molto unito.

Enzo Navarra

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